La mattina porridge, cioè pappa d'avena (fiocchi d'avena bolliti nel
latte di soia con - volendo - un pezzo di cioccolato fondente) oppure tè
coi biscotti grancereale. A pranzo tipicamente ho pasta o riso con sugo
di pomodoro e verdure/legumi, oppure zuppa di verdure e cereali (il
pranzo lo faccio sempre fuori di casa). Nel pomeriggio dipende ma è
consigliabile un frutto di stagione. A cena mi sbizzarrisco perché di
solito mangio a casa, per esempio la settimana scorsa mi facevo il
cuscus con le lenticchie (bolliti insieme, il cuscus tostato prima, le
lenticchie reduci da un ammollo di almeno 8 ore) e gli spinaci (presi
freschi naturalmente, non già pronti) - ah per inciso, quando dico
"legumi" (per esempio, piselli fagioli ceci lenticchie e soia) non parlo
MAI di legumi in scatola, sempre presi secchi e messi in ammollo, e in
generale le cose già pronte sono da evitare non dico come la peste, ma
da evitare - qualche settimana fa mi ero dato alla combinazione
farro-ceci, stessa filosofia: in ammollo e poi a bollire insieme.
Naturalmente speziati come si vuole (io metto tra le altre cose curry e
curcuma, che mi piacciono molto), solo, a me viene del tutto spontaneo
non usare il sale. Ah eviterei brodi di dado, piuttosto farei bollire il
sedano (guarda addirittura da solo), se proprio proprio con un po' di
sale (il sedano è fantastico). Invece quando faccio saltare in padella
il cereale di turno col legume di turno ci metto in mezzo qualche
verdura, che sia pomodoro sedano spinaci carote o se mi gira cime di
rapa. Quando faccio il riso o il farro o l'orzo (cereali) stile risotto
(cioè in padella continuando a mescolare con brodo) se posso incorporo
un brodo di cottura, per esempio degli spinaci, anziché un qualcosa di
fatto apposta. Poi a braccio pane cracker o gallette con tahin (crema di
sesamo) e frutta secca (mandorle e noci, per dire). Come si vede la
base di tutto sono la verdura (tutta naturalmente, ma esagerare con la
verdura a foglie verdi, che ha il ferro), la frutta (per esempio le
mandorle sono una buona fonte di calcio, ma il mondo della frutta è
geniale, per un periodo dicevo alla gente che l'avocado mi aveva
cambiato la vita), che non possono mancare, e poi le due colonne: i
legumi e i cereali (occhio, la parola "cereali" inevitabilmente evoca
quelli soffiati o i fiocchi, quelli che si mangiano a colazione - no:
per cereali intendo per esempio il grano, il riso, l'orzo, il farro, e
cose più esotiche tipo il cuscus o la quinoa). Ho citato il ferro e il
calcio perché sono dei punti critici per i vegani, se uno non sta
attento o è predisposto gli può capitare di avere seri scompensi. Io non
ho mai avuto problemi. L'unica cosa "strana" che faccio è che ogni
tanto mi prendo un integratore di vitamina B12, che non è opzionale
(qui: è invece opzionale in India dove ci sono tanti vegetariani ma meno
igiene e quindi più assunzione di B12) e che si trova praticamente solo
negli animali morti. Un'altra cosa che faccio, ma non così spesso, è
mangiare tofu. Il tofu è un ottimo, chiamiamolo, sostituto del
formaggio, ed è anche buono. E' a base di soia, e la soia è uno dei
pilastri della dieta vegana. E' una delle maggiori fonti di proteine
insieme al seitan, che non è altro che la pasta del pane a cui è stato
sciacquato via tutto l'amido (si può comprare ma si può anche fare, è
divertente), in altre parole la parte proteica del grano, cioè il
glutine. Il negozio dove mi fornisco di queste cose (tofu e seitan) è
Natura Sì. E quando sono in giro i ristoranti/posti dove riesco a
trovare cibo (cioè cibo che dà un minimo di soddisfazione) sono due: i
kebabbari - non così stranamente - hanno la combinazione falafel-humus
che è ottima ma senza esagerare perché le polpette di ceci (il falafel)
le friggono, e naturalmente (e qui chiudo in bellezza) i ristoranti
indiani. L'India è uno dei pochi posti dove la verdura è un cibo e non
un contorno.
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